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L'arrivo al piccolo villaggio era stato accolto con gioia da Valeria, una piccola sosta, in attesa di trovare la via verso Suenet, sarebbe servita a tutti per riposare e sentirsi meno braccati di quanto non fossero. Il medico lasciò le questioni amministrative agli uomini e preferì osservare la vita di quella gente così diversa dalla sua.
Approfittò della pausa per annotare qualche riga sui loro costumi ed abbozzò un paio di piccoli disegni in modo da avere un resoconto del viaggio, era tanto che non lo faceva e si sentiva così goffa nel tracciare quelle linee!
Preferì comunque farlo poiché si rendeva conto che non avrebbe avuto molte altre occasioni di rilassarsi con lo studio e l'osservazione.. -
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La sera stava sopraggiungendo e con essa la necessita’ del gruppo di accamparsi.
Invece di sistemarsi nel deserto, i cinque decisero che fosse piu’ opportuno sostare nel villaggio.
Questo era composto da un totale di 6 capanne. Quando Septimus chiese il permesso di sostare per la notte , l’espressione del capo villaggio non era propriamente entusiasta.
Alla fine acconsenti’, ma il gruppo doveva accamparsi appena fuori, non avevano capanne libere e non avevano abbastanza spazio per accoglierli.
I cinque si sistemarono come richiesto e la notte scorse tranquilla.
Al mattino, dopo aver salutato, si rimisero in cammino. Tutti gli abitanti sembravano sollevati che gli stranieri se ne andassero.
Dopo due giorni , verso meta’ giornata, finalmente il gruppo raggiunse l’insediamento indicato dal capo villaggio.
Gia’ da distanza si vedeva il porto. Niente a che fare con quelli alle foci del Nilo, ma decisamente attrezzato con tre pontili. L’insediamento contava diverse costruzioni di varia grandezza e in mattoni.
Quando entrarono furono osservati con attenzione, ma nessun atteggiamento ostile. Con loro sorpresa vennero a sapere che c’era pure una piccola guarnigione romana. La cittadina si chiamava AKHMIM.. -
Azeot.
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La prima cosa da farsi era naturalmente recarsi alla guarnigione.
Tito si presento' con il suo nome romano, Titus Verginius Rufus Dacicus, Equite, questore e pretoriano della cavalleria, e chiese di vedere il comandante della guarnigione; presento' anche i propri compagni, chiedendo che a loro fosse dato modo di riposare e rinfrescarsi nel mentre.. -
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Durante le presentazioni Septimus si tenne a debita distanza. Sapeva bene che difficilmente qualcuno lo avrebbe riconosciuto, anche perché non c'era motivo che dei legionari dell Ulpia Victrix fossero di stanza in quella zona, ma voleva evitare comunque che si creassero situazioni incresciose. Per tutti doveva essere Septimus il mercenario quale, in definitiva, era veramente. Di sicuro Titus avrebbe dovuto fare rapporto al primo ufficiale della guarnigione che ovviamente si stava chiedendo cosa ci facevano lì e come ci erano arrivati. Andò quindi a curiosare al molo per cercare di capire se c'era la possibilità di farsi prestare una chiatta per raggiungere Suenet, il che avrebbe accelerato di molto il loro viaggio. Avrebbero potuto tenere un solo cammello e cedere tutti gli altri, visto che a quel punto non sarebbero più serviti, una volta raggiunta la loro meta. . -
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La guarnigione era davvero misera, era decisamente un presidio quasi simbolico: un centurione e i suoi sessanta uomini.
Il centurione, un uomo di mezza eta’ e annoiato scatto’ quando Titus si qualifico’.
La caserma era praticamente poco piu’ che un accampamento mobile, l’unica cosa che lo differenziava da esso era la mancanza di tende, sostituite con delle casette di mattoni. Tuttavia a delimitarne l’area e l’ingresso era ancora una staccionata di legno.
Tuttavia le sue dimensioni sembravano essere pensate per ospitare il doppio degli effettivi presenti, per cui non fu difficile trovare una sistemazione per i cinque.
Euphemia, giunta finalmente in posto sicuro e civilizzato annuncio’ che l’indomani si sarebbe congedata dal gruppo. D’altra parte non era un militare ne’ faceva parte del gruppo.
Al porto Septimus fu guardato come un folle o un qualche essere strano. Ci mise un po’ a capire perche’, finche’ un vecchio marinaio di fiume lo ragguaglio’ sul fatto che Suenet era raggiungibile solo via terra. Molte carovane di rifornimento e convogli militari erano giunti li’, ultimo approdo prima della lunga marcia verso la città.. -
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Septimus ascoltò il marinaio. Quindi Suenet non era affatto deve se l'era immaginata. Chiese allora che gli indicasse se c'era una pista battuta e da che parte raggiungerla, visto che sbarcavano tutte queste carovane e convogli per raggiungerla. . -
Azeot.
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Come Septimus, anche Tito non perse tempo nel trovare risposte sulla loro attuale situazione.
Nell'ufficio del Centurione, o in quello che poteva passare per esso, spiegò all'uomo la loro situazione e come erano finiti in quella cittadina.
D'altra parte chiese anche di sapere dove si trovavano ora: dov'era questa AKHMIM? Qual'era la situazione locale? Come potevano raggiungere Suenet?. -
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Valeria lasciò a Tito il compito di parlamentare con il centurione, lei preferì controllare la situazione medica della guarnigione, eventuali malati da curare, malattie note di cui occuparsi e feriti da ricucire in caso di bisogno. Si sentiva più a suo agio con il bisturi in mano rispetto al dover imbracciare un arco per combattere e finalmente la situazione sembrava svolgersi a loro favore.
Era passato il tempo della prigionia, ora poteva riprendere la sua solita routine e quella consapevolezza la rendeva serena. Era bello potersi occupare nuovamente di malati, ferite e pus per quanto questo potesse risultare strano agli occhi di una persona normale.. -
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Septimus
< Certo che c’e’ … >, rispose il vecchio con una voce un po’ stridula e sorrise con fare ammiccante
Tirus
< Brutta storia! >, commento’ il centurione alla storia di Titus.
< Avevamo avuto notizia dell’accaduto. Ormai davamo tutti per morti.
Non è stata organizzata nessuna spedizione punitiva. Il deserto non perdona senza una conoscenza adeguata. Inoltre troppe forze sono state spedite a Suenet. Ho visto passare davvero molte truppe e vettovagliamento. L’imperatore sta organizzando qualcosa di grosso laggiu’.
Immagino non abbiate l’Aquila con voi… >, chiese il centurione.
Valeria
Con soddisfazione del medico la situazione sanitaria del distaccamento sembrava a posto, il clima secco e caldo evitava diverse infezioni e la tranquillita’ del posto non impegnava gli uomini in fatiche e combattimenti.. -
Azeot.
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《Abbiamo cercato fra i corpi e gli averi dei predoni, ma dell'aquila non c'era traccia. 》
《Che qualcosa di grosso stia succedendo è certo, ma pochi sanno cosa sia con esattezza. È ora importante che raggiungiamo Suenet il prima possibile. 》. -
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Titus
< Quei selvaggi bastardi l'avranno lasciata sepolta sotto la sabbia, non capendo nemmeno quanto valesse! >, disse con acrimonia sputando per terra.
Poi cambio' discorso tornando a Suenet.
< C'e' una pista carovaniera che parte da qua. dovrete andare verso sud-est. sono circa cinque giorni di cammino.
Se volete aspettare, tra due o tre giorni è previsto l'arrivo di un nuovo carico per Suenet.
Questo porto dimenticato dagli dei è diventato strategico negli ultimi mesi per la concentrazione di forze a Suenet. Siamo molto a sud di Tebe.
Da quel che mi hanno detto Suenete è vicino alla fine del deserto. >. -
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"Cos'è quel sorriso, vecchio idiota? Vorresti i soldi per un'informazione così banale? Ti ucciderei se non avessi cose più importanti da fare"
Fissò il vecchio con rancore, ma non disse nulla. Girò su se stesso e si incamminò per raggiungere i suoi compagni. Magari erano riusciti ad avere qualche dritta.. -
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Valeria rimase in attesa delle disposizioni dei suoi compagni, era sicura che presto sarebbe partita nuovamente ed un po' le dispiaceva mettersi in marcia così in fretta. La tranquillità di quel luogo non le dispiaceva anche se un medico avrebbe trovato maggiore lavoro in posti meno salubri di quello.
Studiò la vegetazione locale, il tipo di terreno ed i modi in cui il villaggio si procurava l'acqua in un ambiente così secco, qualsiasi argomento in grado di migliorare la loro sopravvivenza sarebbe stata utile e gradita.. -
Azeot.
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Quindi si trattava di omonimia, penso' Tito. Suenet non era quella che si era aspettato, e nemmeno la loro posizione attuale. Deserto, prigionia e poca familiarita' con quella terra avevano giocato brutti scherzi al suo senso dell'orientamento, ma almeno ora credeva di avere una migliore comprensione della loro situazione. << Capisco. Attenderemo la carovana, abbiamo bisogno di recuperare le forze e procedere da soli sarebbe tentare inutilmente la nostra fortuna. >>
<< Quali legioni hanno raggiunto Suenet, al momento? >>. -
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< Attualmente abbiamo visto transitare la I Minervia, la II Augusta, la VII Gemina e la XXII Deiotariana >, ti risponde il centurione.
< Sono passate anche molte truppe ausiliarie. Difficile dire quante.
Abbiamo un locale che suano i legati di passaggio .
Gli altri possono trovare facilmente dei posti liberi . >.
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