Una domanda che ogni metallaro italiano potrebbe benissimo essersi posto nel corso della sua esperienza musicale è: perché in Italia la scena metal non sembra avere grande originalità? Un'altra sarebbe: com'è che i gruppi metal italiani finiscono sempre per sembrare cover bands di gruppi metal stranieri?
La risposta è: al contrario! C'è un genere di heavy metal che abbiamo solo noi! Ah sì, e quale sarebbe? E' il MONNEZZA METAL (liberamente traducibile in trash metal, da non confondersi assolutamente con il thrash metal di metallichiana memoria)! Non è questione di sonorità innovative (perché non ce ne sono e non vi conviene nemmeno stare a perdere tempo a cercarne), ma di come la demenzialità tricolore abbia interagito con un genere musicale spesso portato a prendersi troppo seriamente. Al fine di garantire i giusti meriti ai poco conosciuti gruppi di monnezza metal che hanno onorato la tradizione cazzara del belpaese, non mi resta che inaugurare questa rubrica nel modo più opportuno.
Ma bando alle ciance! Non ci resta che iniziare questa splendida rubrica musicale con un capolavoro firmato NanowaR of Steel: "Giorgio Mastrota"!
We ride the tricycles of true metal of steel While other bands play, we eat happy meal In the forest of minerals... The poseurs we kill!
Our metal's so strong, 'cos our dick is so long Our dinner's so long, 'cos our ham is so strong You think it's my chastity belt... But they're my true metal underpants!
Our legions in Curno, Marino and Tivoli Terme Our sisters in Pieve, Venetico and Bar Novo Basaldella, Fiumicino, back to the glory of Busto Arsizio!
Born from the thunder, black steel wind and fire Stormlords of power, we study Schopenhauer For the metal we stand... But also for Chopin!
Bridge: Save the village, fight the dragon, Ride the big Station Wagon Mighty warrior, come with me Sail across the red sea!!
For the Power, for the Glory, For the movie "Toy Story" For the "Hell On Stage Live" And Eiffel 65! Fight! Fight! Fight!
Looca Toorilli, Odino and Valhalla, Unite in the shower of Metal Lallalla And join the gay dragon's party... With Lucio Dalla!
Our metal is true, and true metal wins Leads us to fly on absorbent wings: 166 tampax are drowned in the blood of the queens
Bridge: Fight the tremors with the Baygon, Like the great Kevin Bacon, Mighty warrior, come with me Sail across the red sea!!
For the power, for the glory, For the movie "Toy Story" For the "Hell On Stage Live" And Eiffel 65! Fight! Fight! Fight!
Chorus: Fight, fight, fight! For the glory! Fight! For the blood of the queens!
So di intromettermi in una discussione che aveva altri scopi,ma guarda che la scena metal italiana c'è eccome,solo che la maggior parte dei gruppi migliori sono sconosciuti. Perdonate la puntualizzazione,so che la discussione ha altri scopi.
Al di là del fatto che questo thread ha chiare tinte umoristiche e il suo scopo non è analizzare la situazione musicale nel nostro paese, da nessuna parte c'è scritto che la scena metal in Italia non esista; si parlava di originalità, non della quantità di gruppi metal italiani o del numero di appassionati del genere. Giusto per testare l'affermazione, fai pure il nome di un sottogenere di metal che ha avuto origine in Italia. Se La lista dei sottogeneri è questa:
Alternative metal Avantgarde Metal Classic Metal Black metal Symphonic black metal Viking metal Cello metal Christian metal Unblack metal Crust punk Death metal Death 'n' roll Melodic death metal Technical death metal Doom metal Funeral doom Death/doom Drone metal Sludge metal Experimental metal Extreme metal Folk metal Celtic metal Medieval metal Pagan metal Funk metal Glam metal Gothic metal Grindcore Deathgrind Goregrind Groove metal Industrial metal Metalcore Deathcore Mathcore Nintendocore Neo-classical metal Nu metal Pop Metal Post-metal Power metal Progressive metal Djent Punk Metal Rap metal Speed metal Stoner rock Symphonic metal Thrash metal Crossover thrash Teutonic thrash metal Proto-Metal Epic Metal Hard & Heavy
Che io sappia non c'è una singola sottoforma di metal che abbia avuto origine in Italia, dove i gruppi si catalogano principalmente per la somiglianza a uno o più gruppi esteri. Posso sempre sbagliarmi, però l'onere della prova va a chi sostiene che in Italia il metal sia originale quando la situazione generale sembra proprio indicare il contrario
No no,ma ho scritto chiaramente che mi scusavo dell' "interruzione",temevo solamente che pensassi che la scena italiana praticamente non esistesse,e dunque temevo ti perdessi gruppi abbastanza...particolari. Ah,dipende, nessun genere è NATO in italia,ma ci sono gruppi come gli " In Tormentata Quiete" che creano atmosfere black miste a folk e ad altri generi assolutamente uniche. La scena italiana purtroppo non presenta capisaldi del genere,ma presenta tanti gruppi innovativi a livello musicale. In ogni caso concordo sull'OT,dunque attendo la tua risposta e poi direi di chiudere la questione. Scusa ancora.
Beh, rileggendo il primo post davvero mi sembra di aver parlato solo di originalità e di generi tipicamente italiani, non mettendo mai in discussione l'esistenza di una scena metal italiana (che in parte sperimento e di cui quindi mai metterei in discussione la vivacità). Concordo anche sul fatto che esista un buon numero di gruppi che si sbatte per creare un sound personale e riconoscibile (al contrario avremmo solo gruppi cover, il che sarebbe tristissimo), ma quel che voglio dire è che in Italia non si è mai sperimentata la nascita di una forma del tutto nuova di metal come è successo in Scandinavia, Germania, Olanda, USA e così via. Se un gruppo fa bella musica, lo apprezzo senza stare a vedere qual'è la loro nazione di origine; nel post iniziale ho solo constatato che in Italia, almeno fino ad ora, di roba assolutamente originale e mai sentita altrove non abbiamo ancora avuto il piacere di sentirne
bah, su due piedi..mi verrebbero in mente gli extrema, i rhapsody (che non ho mai amato particolarmente, anzi), i deaths ss, i sadist..il tutto senza contare il prog anni 70 (genere nel quale non dico che siamo stati "padroni" ma senz'altro abbiamo detto molte cose interessanti: su due piedi, un disco che adoro e consiglierei di recuperare è l'omonimo de biglietto per l'inferno..mi dirai: fripp e soci e peter gabrielk e soci erano già in attività..)
Sul fatto di inventarsi qualcosa, personalmente, non sono mica così sicuro di attribuirgli "tanta importanza" da pormi una domanda di questo genere. Anzi: sono convinto che siano stati pochi (da contarli su una mano, direi, al massimo due) nel genere metal ad inventarsi qualcosa di (totalmente) nuovo. Non ti nascondo che spesso (sarà che, quanto al metal, sono legato al genere anni 80-inizi 90), anzi, dopo l'ascolto di dischi recenti mi ritrovo a pensare cose tipo "si ma i faith no more 'ste cose le facevano 25 anni fa" (sostituisc liberamente i faith no more con gli annihilator, i sodom, i death angel, i celtic frost, gli helloween, i primi angra, i primi di malmsteen, oltre ai più blasonati metallica, slayer etc., tanto per citare alcuni tra i miei gruppi/artisti preferiti nel metal).
Ciò non toglie che mi piacciano anche cose recenti, benché a tratti finisca col sentirle con un vago senso di deja-vu.
Le etichette, posticce, indicative di un "sotto-genere" (che alle volte annovera 3-4 gruppi in croce, tra quelli "seri" e meritevoli) mi sembrano più avere valore didascalico-convenzionale che non uno scopo "conoscitivo". Nel senso: non mi sembrano indicare qualcosa di nuovo in sé, spesso, quanto piuttosto il modo di interpretare un certo genere (più ampio), modo che, a posteriori, poi finisce per accomunare (più o meno casualmente) alcuni gruppi. L'esigenza di elevarlo addirittura a (sotto)genere (nintendocore? drone metal? ma che roba è? confesso la mia ignoranza da vecchio metallaro, a questo punto), mi sembra un modo per restituire a tutti i costi più dignità a certi gruppi di quanta ne meritino effettivamente dal punto di vista artistico e della "innovazione" (fermo restando che magari alle volte anche i gruppi più "derivativi" si fanno sentire con piacere, beninteso).
EDIT: Il punto, forse, IMHO, è un altro, ossia la ghettizzazione che vive un certo genere, il metal, specialmente in Italia; ghettizzazione, questa, "probabilmente" alla base del minor numero di interpreti "capaci" e potenzialmente innovativi, nel nostro paese. Su questo sarei senz'altro influenzato dal fatto che io stesso, oggi, mi trovo a pensare al metal più come a qualcosa che appartiene al mio passato (ormai, a parte il prog ed il prog metal, sono approdato su altri lidi: complice il fatto che suono, credo, ho col tempo sviluppato interessi anche verso jazz, fusion, blues..). Non arrivo ad essere un metallaro pentito, anzi; ma col tempo mi sono convinto che, in generale, e fatte salve le opportune distinzioni (per dire: i cynic), il genere metal sia "compositivamente" poco interessante, un po' troppo monolitico. Trovo "musicalmente" più interessante carmen consoli, per intenderci (ma mille volte), rispetto alla media dei gruppi metal. Che poi sul piano tecnico il metal abbia sfornato strumentisti stra-capacissimi è un'altra faccenda. Ma qui vado OT e mi fermo.