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Nuovo telefilm in arrivo: The Last Kingdom, epica serie coprodotta da BBC America, BBC Two e Carnival Films che ricorda nell’ambientazione il fortunato show Il trono di spade. Ambientato nel IX secolo, il dramma storico in otto parti è ispirato alla saga bestseller di Bernard Cornwell “The Saxon Stories”. La sceneggiatura è firmata da Stephen Butchard. Il ricco cast internazionale già in azione sul set è capitanato da Alexander Dreymon, Rutger Hauer, Matthew MacFadyen, David Dawson, Emily Cox e Ian Hart.
The Last Kingdom mescolerà figure storiche ed eventi realmente accaduti con personaggi fictional, ambientando le vicende sotto il regno di Alfredo il Grande, Re del Wessex che riuscì a respingere un’invasione vichinga. Dreymon interpreterà Uhtred, figlio di un nobile sassone defunto rapito e allevato dai Vichinghi. L’uomo sarà costretto a scegliere tra il suo paese natale e la terra che lo ha accolto e nutrito e la sua lealtà verrà messa a dura prova. Mentre lotta per reclamare i propri diritti, Uhtred dovrà barcamenarsi tra le due fazioni lottando per dar vita a una nuova nazione e per recuperare la propria eredità.
Carnival afferma che sarà un dramma televisivo “originale e ricco. L’epica ricerca del nostro eroe Uhtred è anche il racconto affascinante di un’epoca storica e di come Re Alfredo il Grande riuscì a riunire i regni di quest’isola facendo nascere l’Inghilterra. Il nostro cast proviene da otto diversi paesi europei e ci permette di realizzare una serie davvero internazionale, capace di attrarre un pubblico globale“.
Se siete interessati a leggere la saga in italiano “The Saxon Stories” di Bernard Cornwell, tradotto “Le storie dei re sassoni“, di seguito vi ho elencato e linkato i titoli dei libri di cui è costituita la saga:
L’ultimo re (The Last Kingdom), Un cavaliere e il suo re (The Pale Horseman), I re del Nord (The Lords of the North), Il filo della spada (Sword Song), Il signore della guerra (The Burning Land), La morte dei re (Death of Kings), Re senza dio (The Pagan Lord).
Thanks to: Movieplayer
Ho letto i primi due libri della saga e mi erano abbastanza piaciuti, poi li ho lasciati da parte perchè il protagonista aveva perso il suo carisma, la materia da me è stata letta e riletta in numerosi romanzi e le storie dei vichinghi che si convertono al cristianesimo non mi prendono molto, però sono comunque molto curioso!
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Ho visto tutta la prima serie, per ora l’unica rilasciata, in questi giorni febbrili e devo dire che mi è piaciuta molto, anche perché mi ha ricordato i bei tempi di lettura spensierata dei libri, ma nostalgia a parte, è una serie che merita. Inizialmente è un pò debole, per assonanza la si paragona a Vikings che ha un cast più solido e una trama più cruda e viva, ma superato il paragone e andando avanti con le puntate, la serie guadagna un proprio carisma e si difende molto bene, quindi diciamo che bisogna essere attenti a non lasciarsi ingannare dal fatto che vi siano due Ragnar, all’inizio, e che siano presenti Ivar ed Ubba, perché questa è un’altra storia, una storia Sassone e Nordica, di pagani e cristiani, dove le loro filosofie si scontrano e si incontrano, dove si segue la storia di un uomo che fatica ad essere eroe, ma che comunque sa coinvolgere con i suoi drammi e le sue conquiste, un eroe che per più di un episodio lascia da parte il mantello proprio del suo ruolo e si mostra come un uomo, una cosa che ho apprezzato molto sia nella serie che nel libro, serie che mantiene un ritmo molto più alto e vivace del libro e che si focalizza maggiormente sul furore dei Vichinghi e sulla vitalità del protagonista, reso più guerriero e anarchico nella serie, rispetto al libro, dove molte vicende lo costringeranno a rientrare nei ranghi, almeno per un po’ di tempo.
Per quanto concerne la storia, basandosi sui romanzi di Cornwell, questa è narrata molto bene, con un verisimile che aderisce molto bene alla vera storia, mischiandosi comunque con le leggende che circondano la discendenza di Ragnarr Loðbrók e il Great Heathen Army, oltre alle vicende personali del protagonista, che nel libro non risolve mai il dissidio tra Cristianesimo e nordicità, mentre qui risulta sempre convinto delle sue azioni da Danese (non il dolce con la crema
). In conclusione, la consiglio se si ama la storia dei Vichinghi e della Gran Bretagna, che si sia tifosi di Alfredo o di Guthrum, è una serie che saprà appassionare, davvero un bel ritratto della caduta e rinascita dell’Inghilterra.
Posto qui sotto il trailer della serie, per farvi un'idea:
Video. -
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Porto nuovamente su questa discussione per dare un pò di supporto alla serie, perchè merita davvero! A parte che i libri di Cornwell sono fantastici, quindi se amate la storia dei Vichinghi in Inghilterra non potete perderli, però anche la serie ha le sue qualità. Non sarà di certo una produzione stellare, nè per budget nè a livello di fotografia e sceneggiatura, ma riesce benissimo a calcare fedelmente la storia laddove ad esempio Vikings si rifa maggiormente alle saghe mitiche e all'intervento divino. Che dire, ve la consiglio di nuovo, sperando che qualcuno possa conoscere un'altra serie molto carina! 
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Visto tutte e due le stagioni, serie televisiva fantastica, non vedo l'ora che esca la terza!! . -
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L'andrò a recuperare.
Di Cornwell ho letto l'arciere del re e mi è piaciuto molto.. -
.L'andrò a recuperare.
Di Cornwell ho letto l'arciere del re e mi è piaciuto molto.
I libri della saga dei Sassoni sono molto belli, la mia paura è che la serie tv abbia instillato in Cornwell la volontá di continuare all'infinito con i libri visto il successo (seppur non grandissimo) della serie tv.
La serie tv invece è molto curata, soprattutto nella parte storica, e secondo me riesce a riempire benissimo le carenze di Vikings, visto che ormai trattano praticamente lo stesso periodo
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Ho visto il primo episodio, e poi il secondo, il terzo... e il quinto della prima serie.
Si, mi ha preso bene. I personaggi per il momento mi sembrano anche ben caratterizzati.
All'inizio sono rimasto un po' spiazzato dal trascorrere del tempo. In un attimo sono trascorsi anni o mesi nel giro di due scene e se non si è proprio attenti si rischia di perdere il filo.
Avete notato anche voi una certa somiglianza stilistica tra il protagonista e Jon Snow?
Grazie per la dritta!
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NON MI PARAGONARE UTHRED A JON SNOW CAPITOH!?
Scherzi a parte, mi fa molto piacere che ti sia piaciuta. La seconda stagione per alcuni versi è anche meglio!
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.NON MI PARAGONARE UTHRED A JON SNOW CAPITOH!?
Scherzi a parte, mi fa molto piacere che ti sia piaciuta. La seconda stagione per alcuni versi è anche meglio!
Ahahahahahahahahahahahahahahah...
A dire il vero è stato il commento di mia moglie passando davanti al televisore.
"Ormai tutte queste serie prendono spunto da Game of Thrones. Quello sembra Jon Snow".
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Ho finito la prima serie!
Ma davvero c'è una seconda?
Su Netflix non la trovo.
Bella! Mi è piaciuta.
Confermo le prime impressioni. Personaggi sviluppati bene durante l'arco della stagione.
Il personaggio principale subisce una bella trasformazione dall'inizio alla fine della stagione.
Un'altro punto a favore è che le vicende non sono state proprio scontatissime. Il susseguirsi degli avvenimenti è stato molto incalzante. Sarà che ho visto gli episodi tutti d'un fiato.
Grazie Olaf!!! Se mai ci rivedremo, birra pagata!
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.Ho finito la prima serie!
Ma davvero c'è una seconda?
Su Netflix non la trovo.
Bella! Mi è piaciuta.
Confermo le prime impressioni. Personaggi sviluppati bene durante l'arco della stagione.
Il personaggio principale subisce una bella trasformazione dall'inizio alla fine della stagione.
Un'altro punto a favore è che le vicende non sono state proprio scontatissime. Il susseguirsi degli avvenimenti è stato molto incalzante. Sarà che ho visto gli episodi tutti d'un fiato.
Grazie Olaf!!! Se mai ci rivedremo, birra pagata!
E di che, Giusè, piacere mio!
Secondo me questa serie merita molto di più, sia in termini di investimenti che di pubblico, perchè riesce a dar vita a qualcosa di molto storico pur riuscendo a intrattenere, slegandosi e riallacciandosi alla serie di romanzi di Cornwell in modo magistrale, anche perchè lo scrittore è stato coinvolto quindi tutto rimane molto fedele alla "storia scritta" da Cornwell stesso. Uthred nella serie e nei libri subisce molte trasformazioni, ed è interessante vedere come negli ultimi libri la sua condizione lo faccia cambiare parecchio, quindi spero vivamente che riescano ad andare avanti e sviluppare altre stagioni.
Per quanto riguarda la Stagione 2, dovrebbe esserci su Netflix ma non so se avevano avuto dei battibecchi perchè mi pare sia prodotta da BBC,. -
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Ho visto un paio di puntate e devo dire che sto apprezzando molto atmosfera, periodo storico e ritmo della narrazione! . -
.Ho visto un paio di puntate e devo dire che sto apprezzando molto atmosfera, periodo storico e ritmo della narrazione!
Come ho detto ormai infinite volte, la serie e il libro riescono a dipingere l'invasione della Gran Bretagna da parte dei vichinghi in modo vivido e fedele, e infatti i personaggi creati da Cornwell si fondono così bene nella storia che anche quelli totalmente inventati sono verosimili e, anzi, riescono ad arricchire la storia stessa!
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.CITAZIONEARSELINGS! Alexander Dreymon, your very own Uhtred son of Uhtred, has some exciting news for you…#TheLastKingdom season 3 is in production, and will be coming to Netflix worldwide later this year! pic.twitter.com/g7MJuXNS5I
— The Last Kingdom (@TheLastKingdom) April 4, 2018
Vai con la terza stagione!
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Netflix o a pesca?😁 .
The Last Kingdom2016 |
