Quanto la crudezza e le descrizioni delle battaglie influiscono su un "dark fantasy"?

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    CITAZIONE (Deya @ 20/10/2016, 16:07) 
    Oddio, proprio per l'armosfera dark fantasy e la crudezza di alcune parti, in un libro del genere mi aspetto che battaglie e sesso siano ben descritti.
    Ad ogni modo de gustibus,ho apprezzato entrambi in misure diverse ma pur sempre apprezzati

    La domanda mi è sorta leggendo proprio questa risposta (e anche perché si stava andando OT, ma mi sarebbe dispiaciuto perdere uno spunto di riflessione così succoso). Perché, dunque, il combattimento dovrebbe essere una prerogativa per un dark fantasy? Un fantasy può essere dark anche senza grandi battaglie, anche senza descrizioni dettagliate degli scontri. Premetto che il discorso non è incentrato su Sapkowski ma in ottica generale riguarda tutti i fantasy definiti “dark”, perché secondo me ciò che rende un fantasy maggiormente più nero di un altro non sono le battaglie, ma è il mondo, il modo in cui esso viene tratteggiato, le anime dannate che si rincorrono, le situazioni senza speranza e il male che si fa più forte e vivo del bene.
    Un dark fantasy viene reso tale dalle situazioni che l’autore crea, dal mondo che incespica negli incubi e nel male di uomini e creature fantastiche, non nelle battaglie. Paradossalmente ho trovato battaglie descritte in modo violento e spettacolare in romanzi che non avevano nulla di dark, anzi. La battaglia, così come la guerra, è violenta di per sé, perciò non contribuisce in nessun modo a tratteggiare un’ambientazione o una storia come maggiormente “dark” rispetto ad un’altra. Se in un romanzo è descritto come il personaggio X smembra il nemico Y, questo non lo rende un romanzo crudo come dovrebbe essere un dark fantasy, perché questi affondano maggiormente nella moralità, molte volte sbagliata, nell’immediatezza della vita, in un Medioevo che si fa vivo nelle sue ombre più scure, non nel dettaglio con cui sono descritte le battaglie. Spade, lance, scudi e martelli da guerra sono e saranno presenti in tutti i romanzi fantasy, ma non è la quantità o la qualità con cui essi vengono usati a far sì che un romanzo possa o non possa rientrare nella categoria dark fantasy.
    Per quanto riguarda il sesso, poi, la situazione è analoga. Che l’atto vero e proprio venga o meno descritto, secondo me non ha importanza. Ha importanza, invece, il valore che il sesso ha per i personaggi e per il mondo in cui si vive. Sarebbe dark, appunto, se questo perdesse qualsivoglia significato di dono amoroso, se venisse vissuto come istinto e bisogno animalesco o come strumento per controllare o domare. Non importa quanto l’autore o l’autrice indugi sul come o sul dove si consumi, l’importanza del sesso nascerà sempre in relazione alle relazioni (scusate il gioco di parole!) dei personaggi e del modo di vivere di questi.
    In questo, ad esempio, trovo che Martin sia scaduto moltissimo negli ultimi romanzi, perché ha confuso un sesso rappresentato in modo realistico per un Medioevo fantastico con un sesso al solo fine di fare scandalo o di rendere più truce la narrazione, indugiando su scene senza senso, seppur molto dettagliate.

    Tutto questo per arrivare al quesito finale: per voi, quanto battaglie e sesso contano nel poter o non poter catalogare un fantasy come dark fantasy? O, in via più generale, nella qualità di un fantasy stesso?

    P.S. Da studioso di letteratura e teoria della letteratura, non posso che scagliarmi contro i generi e la categorizzazione di ogni tipo di romanzo, per quanto questa possa essere necessaria per intavolare un discorso come questo. Per chiunque sia interessato, posso fornire bibliografia più che completa sull’argomento :rotflmao:
     
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    Ma è la tua tesi di laurea? :rotflmao:
    Comunque fermi tutti, penso che nè io nè Deya intendessimo che non c'è dark fantasy (descrizione sicuramente molto comoda e ampia in questi tempi dove vanno di moda gli antieroi) senza battaglie truculente o sesso perverso. Se ho capito il suo intervento, intendevamo dire che in un racconto di Witcher, guerrieri di mestiere, con un bestiario dettagliato, una serie di poteri e mosse e capacità spesso rimarcate, le famose piroette, mezzi giri ecc., si ha per la maggior parte del tempo l'impressione di non capirci una sana mazza, gente a brandelli che se la cava egregiamente, mentre gente sfiorata muore o scontri all'arma bianca in cui un momento dici, ma come ha fatto X se era in quella posizione a colpire Y in quel modo, insomma, per farla corta, tutto molto confuso. Per dire, libri senza pretese di qualità come alcuni in cui è presente Drizzt, pur presentando una moralità infantile e passaggi da scuola materna, hanno passaggi di combattimento notevoli e che puoi immaginarti. Stesso discorso per Martin, in alcuni libri usa espedienti addirittura geniali per risolvere le battaglie. Alla fine puoi scrivere 'Lo scontro fu cruento ma prevalse l'esperienza e l'abilità del Witcher', ma se ti metti a buttar giù 2 pagine di carneficina dettagliata, secondo me deve avere un po' di senso e non te ne puoi uscire da ogni situazione con una piroetta e un mezzo giro :D

    Per quanto riguarda il discorso sesso appoggio il tuo pensiero Olaf, non vedo necessario l'essere dettagliato, nel dark fantasy basta mettere il punto tra l'amore-affetto e la perversione dello stupro, che purtroppo non è solo propria del medioevo. Un esempio squisito di questa dualità si trova nel film Fury, per chi l'avesse visto, nella scena in cui il capitano porta il più giovane nella casa delle due tedesche creando atmosfera familiare pur in guerra, atmosfera poi distrutta dall'arrivo del resto della brigata, completamente inacidita dal cinismo.

    Tornando al discorso generale, penso che né le battaglie, né il sesso facciano il dark fantasy, quanto i valori positivi come bene, famiglia, amore, fedeltà stuprati da avidità, perversione, potere e distruzione fine a sé stessa. E secondo me nella saga del Witcher tutto questo c'è, dato che in un mondo di mostri, i veri mostri sono sempre uomini che per avidità rubano la felicità di chi la persegue con immense fatiche.
     
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  3. Deya
     
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    CITAZIONE (gv11 @ 21/10/2016, 00:37) 
    Ma è la tua tesi di laurea? :rotflmao:
    Comunque fermi tutti, penso che nè io nè Deya intendessimo che non c'è dark fantasy (descrizione sicuramente molto comoda e ampia in questi tempi dove vanno di moda gli antieroi) senza battaglie truculente o sesso perverso. Se ho capito il suo intervento, intendevamo dire che in un racconto di Witcher, guerrieri di mestiere, con un bestiario dettagliato, una serie di poteri e mosse e capacità spesso rimarcate, le famose piroette, mezzi giri ecc., si ha per la maggior parte del tempo l'impressione di non capirci una sana mazza, gente a brandelli che se la cava egregiamente, mentre gente sfiorata muore o scontri all'arma bianca in cui un momento dici, ma come ha fatto X se era in quella posizione a colpire Y in quel modo, insomma, per farla corta, tutto molto confuso. Per dire, libri senza pretese di qualità come alcuni in cui è presente Drizzt, pur presentando una moralità infantile e passaggi da scuola materna, hanno passaggi di combattimento notevoli e che puoi immaginarti. Stesso discorso per Martin, in alcuni libri usa espedienti addirittura geniali per risolvere le battaglie. Alla fine puoi scrivere 'Lo scontro fu cruento ma prevalse l'esperienza e l'abilità del Witcher', ma se ti metti a buttar giù 2 pagine di carneficina dettagliata, secondo me deve avere un po' di senso e non te ne puoi uscire da ogni situazione con una piroetta e un mezzo giro :D

    Concordo in tutto quel che ha scritto Gv11! ovviamente ci sono fantasy e fantasy ad esempio nella trilogia di cassandra claire: sia la saga di Clary che quella di Tessa, nonostante si parli di Urban Fantasy, ci sono tutti gli ingredienti per ogni tipo di battaglia; quest'ultime sono minime e ben descritte anche se non estremamente necessarie ai fini della trama :)
    Per quanto riguarda il sesso; non dico che voglio descrizioni dettagliate ma perlomeno che ti facciano percepire quel minimo di passione.... le parti tra Geralt e Yennefer sono descritte talmente tanto obrobriosamente che ti casca anche la mascella. L'unica cosa che ha messo sap è stato un "ooh" tra un dialogo e l'altro senza nemmeno farti approcciare alle scene creando un minimo di atmosfera!!!
    Martin invece lo trovo splendido nelle spiegazioni, spesso e volentieri nelle cronache non descrive l'amplesso in se ma ricrea dettagli e sensazioni che ti pare di essere lì, come con Arianne e la cappa bianca, con Asha prima che la torre venga attaccata a Moat Cailin( mi pare ) o con Cersei, quando viene praticamente costretta a copulare con uno dei fratelli Ke...(non mi ricordo il nome :unsure: xD)non c'è l'amplesso in se poichè la scena mi pare termini dopo che lui le strappa il bustino e lei si concede.
    A volte pare che Sap corra troppo e facendo così distrugge ogni possibilità di buona.....descrizione?
    Indubbiamente se uno vuole leggersi o guardarsi un porno è ben altra cosa ma credo che Martin sia davvero un bravo scrittore e quando si parla di scene di sesso lasci intendere benissimo la differenza tra stupro, scena di sesso e scena romantica.
     
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2 replies since 20/10/2016, 21:54   168 views
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