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Domanda: I miei giochi preferiti sono quelli che hanno una trama solida e sono completamente single player, come Dragon Age:Origins, Mass Effect 1-2 e The Witcher 3, come si comporterá Dragon Age 4 nell'era dei giochi Multiplayer e dei giochi come servizio?
Risposta: Penso che questa domanda è LA domanda che sta circolando da molto tempo all'interno degli studios BioWare, immagino che stiano pensando a come trasformare Dragon Age in gioco che offra dei contenuti "live" mantenendo vivo l'interesse per una trama solida e per un mondo di gioco che non sia troppo vasto e vuoto.
Ci sono molti aspetti che gli sviluppatori potrebbero prendere in considerazione, prendi per esempio il fatto che il giocatore possa allearsi o con i Maghi o con i Templari, se si vuole andare avanti per la strada dei servizi live, si potrebbe far uscire un nuovo contenuto che offre determinati aspetti a chi si è alleato con i Templari e altri a chi si è alleato con i Maghi, oppure potrebbero decidere di cambiare decisamente strada, e creare un mondo aperto, in stile MMO, che però abbia una storia solida.
Se ci pensi in modo profondo, però, tutto torna nella questione riguardante il Single Player. Lasciare Dragon Age nel mondo del Single Player in un periodo in cui i giochi Multiplayer generano moltissima attenzione e riescono a tenere i giocatori incollati anche per anni, grazie all'impatto di amici, sfide continue e aspetti che cambiano con il tempo, è molto difficile, e penso che sia davvero complesso riuscire a far entrare nell'agenda di un publisher tripla-A un gioco che non abbia aspetti Multiplayer.
Penso, ad esempio, che Hitman sia un gioco che calza a pennello con quello che voglio dire. Hitman è un gioco single-player che ha dei componenti live, dei servizi come eventi a tempo o capitoli rilasciati durante diversi periodi dell'anno, e questo è un approccio diverso dai giochi della TellTale, ad esempio.
Parlando di Anthem, forse è realmente quella la strada che BioWare vuole seguire, anche se BioWare ha affermato di voler offrire una storia solida rispettando lo stile tipico della Software House. Quello che posso riportare è che Casey Hudson ha affermato che per lui, un gioco con elementi live significa un gioco che offre un supporto continua alla storia ma in un modo diverso dai classici DLC, forse nel modo in cui intendevo all'inizio parlando dei Maghi e dei Templari, soprattutto ora che grandi DLC da 15 dollari non sono più una strategia vincente.
Voi che ne pensate? Secondo voi BioWare cercherá di creare un MMORPG, come aveva provato inizialmente con Dragon Age 2 e Inquisition, o deciderá di rimanere fedele alle sue origini, pubblicando un gioco single player che, come Hitman, offre dei servizi live?
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Kibanaru daioh.
User deleted
Onestamente preferirei un gioco offline. Gli MMO li ho bazzicati tantissimo, ma ho sempre riportato brutte esperienze. Ad iniziare dagli amici che purtroppo non sono mai stati costanti, per poi arrivare ai problemi di stabilità dei server, i giocatori molesti sulla mappa, i contenuti P2W e quant'altro. Non mi piace nemmeno l'idea del rilascio di capitoli in vari periodo dell'anno, vorrebbe dire avere un gioco non completo o non del tutto soddisfacente sin da subito e dover attendere il rilascio dei vari capitoli. Io i dlc, se fatti bene e con contenuti corposi, li prendo volentieri per 15 euro. ù
Se come eventi live mi propongono qualcosa che mi piazza roba sulla mappa o quest a tempo quando gioco online, ci può stare. Ma purché mi sia data la possibilità di scegliere se giocarli o meno, insomma non dovrebbero essere indispensabili ai fini della trama e del completamento del gioco ma un "plus" che magari dona nuovi oggetti o nuovi dungeon da esplorare.
In ogni caso se proprio vorranno buttarsi sullo stile MMO spero quantomeno rendano perfetto e super ottimizzato il loro motore grafico. Il frostbite è pesantissimo, ho provato ME:A di recente su un i7, 12gb ram, 1t HDD e scheda grafica fascia media da 2 giga e risultava fluido solo con le impostazioni basse. Ci son rimasto un po' maluccio onestamente xd. -
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Bha io spero vivamente cbe tornano sui passi di DAO con DLC di storia e che aggiungo missioni a tempo/raid come su AC origins per sbloccare item e basta. . -
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Se vogliono spingere verso il gioco come servizio, ovvero creando un gioco che possa avere una durabilitá maggiore data dal continuo supporto degli sviluppatori, dovrebbero fare come detto sopra, ovvero aggiungendo pezzi di trama complementari che possano aiutare i giocatori a continuare il gioco o riprenderlo più avanti perchè sono stati aggiunti X pezzi . -
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Potrebbero aggiungere dei pezzi da giocare dopo la fine della trama principale, ma non mi interessa la possibilità di giocare on line con altra gente perchè l'eroe è uno solo 
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.Se vogliono spingere verso il gioco come servizio, ovvero creando un gioco che possa avere una durabilitá maggiore data dal continuo supporto degli sviluppatori, dovrebbero fare come detto sopra, ovvero aggiungendo pezzi di trama complementari che possano aiutare i giocatori a continuare il gioco o riprenderlo più avanti perchè sono stati aggiunti X pezzi
Si ma questo vuol dire avere un gioco non completo ed a "episodi" praticamente. Poi vedendo come va il marcato ora , direi che una cosa del genere verrebbe commercializatta e sfruttata al 200%
Mentre fare degli eventi in game equivale ad avere utenza, per farvi un'esempio : Prendete il gioco , togliete il multiplayer , aggiungete una missione raid a settimana , aggiungere missioni per eventi festivi (natale ecc), ricompense armature + elmi + armi + cavalcature + skin compagni festive (prendete il sistema di dragon age 2 e unitelo a quello di inquisition).
Sarebbe un gioco con una storia offline che comprende eventi live per mantenere l'utenza. -
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Tutta questa venerazione per il dio MMORPG sinceramente mi lascia sempre un po' perplesso. The Witcher ha vinto (e recentemente) un sacco di premi pur essendo offline in piena esplosione del multiplayer. Ci sono molti altri giochi bellissimi come Elex che mi ha tenuto incollato per quasi 400 ore. Se si tratta di combinazioni alla ME3 ci può stare, ma per altre cose... boh! . -
.Tutta questa venerazione per il dio MMORPG sinceramente mi lascia sempre un po' perplesso. The Witcher ha vinto (e recentemente) un sacco di premi pur essendo offline in piena esplosione del multiplayer. Ci sono molti altri giochi bellissimi come Elex che mi ha tenuto incollato per quasi 400 ore. Se si tratta di combinazioni alla ME3 ci può stare, ma per altre cose... boh!
Secondo me la venerazione dei giochi Multiplayer non si pone sulla qualitá ma su:
1. Impatto mediatico
2. Guadagni
Spiego meglio: come si è giá detto e come anche hanno ammesso i big del genere, un gioco Multiplayer genera davvero molto engagement perchè facilmente adattabile a piattaforme di streaming quali TwitchTv e YouTube, che ora come ora vanno tantissimo nel mondo dei videogiochi e riescono a trascinare con non troppa difficoltá masse di giocatori da un gioco all'altro. Sono, infatti, dei veri fenomeni di massa (basti pensare e PewDiePie o come si scrive).
Un gioco single player, a meno che non sia assolutamente particolare, non offre purtroppo lo stesso tipo e la stessa quantitá di engagement, oltre al fatto che i suddetti streamer spesso vengono proprio utilizzati per fare marketing (beta chiuse, veri e propri sponsor, gameplay durante le conferenze, etc...) e portarsi appresso quella fetta di fan che, per fedeltá, gioca a quello che lo streamer X sta giocando/sponsorizzando in quel dato periodo.
Per quanto riguarda i Guadagni, le microtransazioni fanno sì che un gioco riesca a far guadagnare anche a distanza di anni, perchè una cosa è pubblicare tre DLC da £15, un'altra è pubblicare cento accessori cosmetici da £7 l'uno o pacchetti premio da £10-12 che permettono alle software house di avere un guadagno ad impegno zero, e mi viene da citare quell'articolo riguardante un ragazzo che ha speso più di 10.000 dollari in pacchetti di FIFA, pacchetti per sbloccare versioni particolari di giocatori giá esistenti e che avranno portato via forse un'ora al team di sviluppo. Un gioco multiplayer, per quanto male possa andare al lancio, avrá sempre la sua nicchia disposta a spendere e spendere in cosmetici e potenziamenti vari, è anche il caso di Warframe, un free to play che si regge sugli acquisti in game degli utenti
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Continuo a pensare a giochi come TW3, God of War, Tomb Raider....se fai dei giochi single player con i controcazzi non c'è bisogno degli elementi live, il resto sono tutte scuse.
Se non hai la capacità di fare cose talmente fighe in single player da autosostenersi la colpa non è del mercato, o quantomeno non del tutto.. -
.Continuo a pensare a giochi come TW3, God of War, Tomb Raider....se fai dei giochi single player con i controcazzi non c'è bisogno degli elementi live, il resto sono tutte scuse.
Se non hai la capacità di fare cose talmente fighe in single player da autosostenersi la colpa non è del mercato, o quantomeno non del tutto.
Su questo ti do ragione, c'è poco da dire. Bisogna vedere se sceglieranno la via della facilitá, perchè come dicevo sopra è ormai abbastanza facile avere successo con un gioco online.. -
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Per una volta sono d'accordo con voi . -
.SPOILER (clicca per visualizzare).
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Kotaku parla di Dragon Age 4 e dei suoi elementi live |
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