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Un film per ricordarci che siamo l'ultimo paese in Europa ad essersi dotato di una legge contro la tortura.
Per ricordarci che chi è ora al governo ha votato contro quella legge (Salvini) oppure si è astenuto (Di Maio)
Per ricordarci che c'è ancora un sacco di gente che muore in carcere.
Per ricordarci che Stefano deve ancora avere giustizia.
Per ricordarci che la strada per trasformare il nostro paese da repubblica delle banane a nazione civile è ancora lunga.
Un vero pugno allo stomaco.
Immensa interpretazione di Alessandro Borghi.
Da vedere assolutamente.
Agente di custodia: "Che t'è successo?"
Cucchi: "So' cascato dalle scale"
Agente: "Quann'è che la finirete co' 'sta cazzata delle scale?"
Cucchi: "Quanno le scale la smetteranno de menacce"
Edited by Daerred - 24/9/2018, 23:53. -
.Un film per ricordarci che siamo l'ultimo paese in Europa ad essersi dotato di una legge contro la tortura.
Per ricordarci che chi è ora al governo ha votato contro quella legge (Salvini) oppure si è astenuto (Di Maio)
Per ricordarci che c'è ancora un sacco di gente che muore in carcere.
Per ricordarci che Stefano deve ancora avere giustizia.
Per ricordarci che la strada per trasformare il nostro paese da repubblica delle banane a nazione civile è ancora lunga.
Un vero pugno allo stomaco.
Immensa interpretazione di Alessandro Borghi.
Da vedere assolutamente.
Agente di custodia: "Che t'è successo?"
Cucchi: "So' cascato dalle scale"
Agente: "Quann'è che la finirete co' 'sta cazzata delle scale?"
Cucchi: "Quanno le scale la smetteranno de menacce"
Purtroppo è un problema di moltissimi paesi, vedi sudamerica, dove quasi dappertutto l'attuale comunismo ha riportato indietro di 20 anni su molti aspetti come diritti umani, come se il modello fosse la cuba sovietica. Purtroppo la strada è lunga, ma al mondo conviene poco ai poteri forti percorrerla.. -
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E questo giustifica la violenza poliziesca nel nostro paese? Ci siamo scordati di Aldrovandi? di Uva? della Diaz?
A parte che ci sarebbe molto da discutere sulla supposta crudeltà di certi cosiddetti regimi, ma non è questa la sede. Basta guardare come Kim è passato in un baleno da dittatore sanguinario a santo subito, ma, come ripeto, è un'altra storia.
Proprio perché siamo un paese "civile" che si colloca all'interno dell' Unione Europea certe cose NON DEVONO succedere e soprattutto NON DEVONO essere avallate da chi governa e noi come italiani non dobbiamo permetterlo. Un paese che deve la propria libertà al sangue versato nella guerra di liberazione non lo merita.. -
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Chiaro che il mio discorso non era quello Dae, dicevo che purtroppo tutto il mondo è paese e poco è sotto la luce del sole. Ci sono paesi dove paradossalmente si andava meglio sotto dittatura militare che con la democrazia, come può confermarti mia moglie che ha vissuto entrambe le situazioni. In svizzera dove tutto sembra perfettino è pieno di gente coi sussidi che non arriva a fine mese e i reparti di salute mentali sono pieni di gente bruciata, mentre le droghe proliferano già tra i 12enni, i suicidi, la prostituzione illegale e la pedofilia sono ai massimi livelli ma i giornali nascondono tutto per conservare l'immagine del paese. Lì in effetti molti fanno in modo di finire in galera perchè si sta meglio.
Purtroppo l'italia non è niente di speciale a livello di civilizzazione, anche se noi siamo stati cresciuti con questa immagine di far parte del primo mondo, e pure volendoci paragonare agli USA per citare un paese a caso, che pure si è liberato sanguinosamente e altrettanto sanguinosamente ha dato un taglio alla schiavitù... beh, è un paese dove la polizia è completamente brutale già per strada e dal carcere probabilmente non esci proprio.
Purtroppo, generalizzando, noi italiani siamo un popolo dal quieto vivere, nessuno si muove finchè non è colpito nell'intimo e nel portafoglio soprattutto, basti vedere come ci siamo fatti perculare per anni dall'UE e da personaggi come Berlusconi che molti hanno votato anche a questo giro. La mentalità dell'italiano tipico è farcela per i cazzi propri, possibilmente fottendo qualcuno, e il resto del mondo chissenefrega. Arrangiarsi prendendo 100 euro di sfroso, piuttosto che fare le cose in regola. Non a caso era un'accozzaglia di 300 principati e ducati in perenne guerra per 1000 anni per fottersi gli uni gli altri. Purtroppo è a causa di questo modus vivendi che nel nostro paese non cambia mai nulla.
Detto questo ci vorrebbero più opere come questa, che denuncia nel modo giusto cose che non dovrebbero mai più succedere al giorno d'oggi nel mondo, ma che purtroppo succedono dappertutto e nei paesi anche più civilizzati non si vengono nemmeno a sapere grazie a organi d'informazione ben oliati dallo stato.. -
.Un film per ricordarci che siamo l'ultimo paese in Europa ad essersi dotato di una legge contro la tortura.
Per ricordarci che chi è ora al governo ha votato contro quella legge (Salvini) oppure si è astenuto (Di Maio)
Per ricordarci che c'è ancora un sacco di gente che muore in carcere.
Per ricordarci che Stefano deve ancora avere giustizia.
Per ricordarci che la strada per trasformare il nostro paese da repubblica delle banane a nazione civile è ancora lunga.
Un vero pugno allo stomaco.
Immensa interpretazione di Alessandro Borghi.
Da vedere assolutamente.
Agente di custodia: "Che t'è successo?"
Cucchi: "So' cascato dalle scale"
Agente: "Quann'è che la finirete co' 'sta cazzata delle scale?"
Cucchi: "Quanno le scale la smetteranno de menacce"
Ben detto Daerred.. -
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ma non lo so... certo picchiare un detenuto non è bello, la violenza senza senso della polizia...
eppure a volte... mi chiedo... i criminali hanno scelto la loro vita (la maggior parte di essi almeno)... vale la pena seguire il concetto "essere migliori di loro"... dandogli un vantaggio non indifferente... hanno scelto di rubare, uccidere, anche violentare... come molte cose sono diviso...
forse non c'è risposta a questa domanda.... -
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Ti consiglio di informarti in modo obiettivo sulle vicende processuali sui casi Aldrovandi e Cucchi e di vedere il film. Forse ti si chiariranno le idee.
Qui non si tratta di dare "vantaggi" ai criminali come fosse una partitella in parrocchia. Si tratta di dare senso a quelle regole che segnano il confine tra la civiltà e la barbarie. Un paese dove si tollerano le violenze poliziesche è un paese che inevitabilmente si dirige verso il regime, lo dice la storia.
Indubbiamente non tutti i carabinieri o agenti di polizia sono dei violenti irresponsabili, ma è proprio per proteggere l'immagine di chi lavora seriamente e responsabilmente che chi vuole intraprendere questa indispensabile carriera sia duramente selezionato e punito se sbaglia. Invece troppo spesso si crea intorno a queste mele marce un muro di omertà o peggio di complicità che non fa bene all'atmosfera già abbastanza pesante che si respira, creando sentimenti di odio verso le forze dell'ordine.. -
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grazie delal dritte Daerred .
SULLA MIA PELLEIl film Netflix sul caso Cucchi |
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